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Nel 1796-1797 Venturi trascrisse a Parigi numerosi brani dei manoscritti leonardiani, appena giunti da Milano in conseguenza delle requisizioni napoleoniche, e tempestivamente pubblicò (1797) l’Essai su Leonardo da Vinci dove si rivendicava all’artista toscano la nuova immagine di promotore di prima grandezza della scienza moderna. Nella prima parte di questo articolo si mostra che Venturi era ben attrezzato per discutere della biografia di Leonardo e per analizzare i testi e i disegni leonardiani sul moto delle acque. Le notizie biografiche dell’Essai, in genere esatte, erano in parte frutto di una tradizione storiografica erudita il cui cardine era costituito dalla prova documentaria. Gli esperimenti idraulici eseguiti a Modena attorno al 1791 furono a loro volta al centro delle Recherches expérimentales, anch’esse pubblicate a Parigi nel 1797. Non mancano inoltre possibili punti di contatto tra quest’opera di Venturi e le sue trascrizioni dei codici di Leonardo. Le trascrizioni parigine erano volte, secondo il progetto originario, a pubblicare dei trattati su quanto Leonardo aveva scritto sulle scienze. Solo successivamente Venturi venne a conoscenza del codice barberiniano in cui L. M. Arconati aveva raccolto e ordinato, in forma di trattato, testi e disegni di Leonardo sul moto delle acque. Fondandosi su una copia di questo trattato, ma accettandone solo in parte i testi dei capitoli e la distribuzione delle materie, egli compilò il manoscritto Leon.o Vinci. Dell’acqua ancor oggi inedito. Alcune delle correzioni e aggiunte al testo arconatiano sono discusse nella seconda parte di questo articolo per mettere in evidenza l’approccio e il metodo di lavoro di Venturi.
AbstractGiovanni Battista Venturi and the Unpublished Manuscript «Leon.o Vinci. Dell’acqua»
In 1796-1797, G. B. Venturi transcribed a number of pages from Leonardo da Vinci’s manuscripts, which had just arrived in Paris from Milan as part of Napoleon’s requisitions, and promptly published (in 1797) an Essai on Leonardo where he proclaimed him a promoter of modern science of the first rank. As it is shown in the first part of this article, Venturi was well equipped to discuss Leonardo’s biography and to analyze his texts and drawings on the motion of water. The biographical details of Leonardo’s life in the Essai were not only generally correct but were also in part the product of an erudite historiographical tradition based on documentary evidence. In addition, the hydraulic experiments performed at Modena around 1791 were at the centre of Venturi’s Recherches expérimentales, another book published in Paris in 1797, and there are possible points of contact between this work and his transcriptions of Leonardo’s codices. According to his original plan, Venturi intended to publish the 1796-1797 transcriptions as Leonardo’s contributions to science. Only afterwards did he learn of the Barberini Codex, which contains a treatise by L. M. Arconati in which Leonardo’s writings on the subject of water were collected and ordered. Venturi’s still unpublished manuscript “Leon.o Vinci. Dell’acqua” was the result of his reading of Arconati’s treatise, although he only partially accepted Arconati’s texts and his arrangement of the material. In the second part of this article, some of Venturi’s textual corrections and additions are discussed in order to illuminate his approach and working methods.