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Milano nei secoli alto medioevali ha conosciuto una singolare pluralità di fondazioni monastiche urbane, la cui vita cultuale si sviluppava nel quadro della tradizione rituale ambrosiana. Il paradigma di tale tradizione era rappresentato dalle solenni celebrazioni proprie dell’arcivescovo e dei cardinali della Chiesa milanese; in contesto monastico veniva riproposta una specifica declinazione di tale paradigma, adattata alla realtà del cenobio. Di tali comunità monastiche ambrosiane ci sono pervenute in particolare due significative testimonianze manoscritte: il Messale di Armio e il Messale di S. Simpliciano, al quale va aggiunto il messale palinsesto del ms. Harleian 2510 della British Library. Fuori Milano la prassi liturgica ambrosiano-monastica ha conosciuto nel XIV secolo una singolare fortuna nella Praga di Carlo IV, dove un monastero di rito ambrosiano fu dall’imperatore affiancato al cenobio glagolitico, da lui precedentemente istituito. Se le guerre hussite misero fine a tale presenza ambrosiana sulle rive della Vltava, a Milano, con l’affermarsi dei Mendicanti e della loro esenzione, vennero progressivamente meno le condizioni canoniche e istituzionali, che nei secoli alto medioevali avevano permesso quell’organica interazione tra le diverse componenti della Chiesa ambrosiana, interazione, efficacemente manifestata anche nei libri di culto.