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Il crescente ricorso dell’archeologia a un’ampia gamma di analisi scientifiche non solo permette di acquisire dati di differente natura, utili all’analisi interdisciplinare, ma può anche fornire nuovi percorsi di ricerca per verificare e implementare le attuali conoscenze specialistiche sulla cultura materiale, a cominciare dalle classificazioni tipologiche e dalle cronologie dei manufatti. Queste restano un imprescindibile presupposto per una solida analisi e interpretazione di temi e contesti, in relazione a significati e situazioni mutevoli e più in generale nella ricostruzione della progressione storica. In questo contributo si valutano potenzialità e limiti e anche le variabili da considerare nell’uso di genetica e statistica anche per una migliore seriazione tipologica della cultura materiale barbarica, in particolare quella longobarda in Italia.