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Lo studio si propone di analizzare e riportare in un unico testo un set di termini (antroponimi, toponimi e nomi comuni) del dialetto sciclitano - una delle diverse forme in cui si manifesta il Siciliano - la cui etimologia risale a voci di origine greca (classica, bizantina e neogreca) e semitica (araba e in minor misura ebraica) a testimonianza degli strati linguistici che si sono sedimentati nel dialetto dalle origini fino al corso del Medioevo e oltre, con varie dominazioni e sono presenti tuttora nel territorio. Per quanto riguarda i cognomi, non sono stati presi in considerazione quelli arabi attestati negli ultimi decenni per il fenomeno dell’immigrazione. Ove possibile si è tenuto conto di particolarità epicoriche (specialmente per i toponimi) e si è tentata una ricostruzione etimologica anche in assenza di documenti d’archivio, avuto riguardo sempre alla storia di Scicli (e della Contea di Modica di cui fece parte) e a varie fonti tramandate dagli eruditi locali ed anche alla tradizione orale. Alcune delle voci analizzate sono presenti in altre parti della Sicilia, altre invece si rinvengono solo localmente e nel complesso rappresentano una parte degna di nota e di studio.
Abstract[Notes on Greek and Semitic Etymology of the Sciclitano Dialect: About the Etymology of Some Hellenisms and Semitisms in Names, Anthroponyms and Toponyms Attested in Scicli (Sicily)]
This study aims to analyze and report in a single text a set of terms (anthroponyms, toponyms and common nouns) of the Sciclitano dialect - one of the different forms in which Sicilian language manifests itself -, whose etymology dates back to terms of Greek origin (classical, Byzantine and Neo-Greek) and Semitic (Arabic and, to a lesser extent, Hebrew) as evidence of the linguistic layers that have settled in the dialect from the origins down into the course of the Middle Ages and beyond, under various dominations, and are still present in the territory. As far as surnames are concerned, the Arabic ones attested in recent decades due to the phenomenon of immigration have not been taken into consideration. Where possible, epichoric peculiarities have been taken into account (especially for toponyms) and an etymological reconstruction has been attempted even in the absence of archival documents, always having regard to the history of Scicli (and the County of Modica to which it belonged) and various sources handed down by local scholars and also to the oral tradition. Some of the items analyzed are present in other parts of Sicily, while others are found only locally and, on the whole, they represent a part worthy of notice and study.