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A partire da una lettera indirizzata da Giorgio conte di Corinto al cardinale Marcello Cervini nel 1551 ho proceduto a una revisione del soggiorno veneziano di Giorgio (1540-1560), all’esame dei suoi rapporti con il mondo erudito romano e alla ricostruzione dei suoi tentativi per entrare in contatto con la Curia Romana. L’attribuzione a lui di un piccolo lotto di codici vaticani permette poi di individuare i caratteri paleografici della sua mano e di riconoscere in lui il Correcteur A dei codici greci di Johann Jakob Fugger. Viene così ricostruita la sua importante attività editoriale sulla scena veneziana ed europea a cavallo del XVI secolo.
AbstractStarting from a letter addressed by Georgios, Count of Corinth, to Cardinal Marcello Cervini in 1551, I proceeded to review Giorgio's Venetian stay (1540-1560), examine his relationships with the Roman scholarly world and reconstruct his attempts to get in touch with the Roman Curia. The attribution to him of a small group of Vatican codices then allows us to identify the paleographic characters of his hand and to recognize him as the Correcteur A of Johann Jakob Fugger's Greek codices. His important publishing activity on the Venetian and European scene at the turn of the 16th century is thus reconstructed.