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L’articolo prende in esame i due luoghi dell’Eneide, in cui compare sulla scena il personaggio di Oreste furiis / scaenis agitatus (Aen. 3, 330 sgg. e 4, 471 sgg.), mettendone in luce il rapporto intertestuale con un passo della orazione ciceroniana Pro Sexto Roscio Amerino 66-67, che rivela anche il ricorso all’immaginario di Pacuvio. L’analisi di queste complesse intersezioni suggerisce delle ulteriori riflessioni sull’interpretazione dell’episodio di Elena in Aen. 2, 567 sgg., di discussa paternità e da sempre al centro del dibattito filologico.
AbstractThe paper deals with Verg. Aen. 3, 330 ff. and 4, 471 ff., where Orestes is mentioned the first time as furiis agitatus and the second time as scaenis agitatus, re-examining the deep intertextual relationship between both loci and Cic. Pro Sexto Roscio Amerino 66-67, or rather his source (Pacuvius, very likely). The results of such investigation could involve also some details of the so called ‘Helen-Episode’ in Aeneid 2, 567-88.