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Il saggio presenta l’analisi del codice MM 667 della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, emerso di recente grazie ai continui aggiornamenti di Manus Online, che conserva una copia parziale delle Novelle attribuite allo Pseudo Gentile Sermini esemplata nell’Ottocento da Pietro Nicolò Oliva del Turco su un esemplare di Giovanni de Varga. Dall’analisi del manoscritto è emerso che si tratta di un descritto, ininfluente per la ricostruzione testuale ma utile al fine di studiare il metodo di lavoro di uno dei numerosi bibliofili che nel XIX secolo diedero impulso al genere novellistico. Gli appunti contenuti nel codice e il dialogo istituito tra Oliva del Turco e de Varga vengono così a confermare non solo il rinnovato interesse per il genere ma anche per la lingua antica, sia per il fiorentino illustre ma anche e soprattutto per gli altri volgari, indagati in senso sincronico e diacronico per la loro varietà e ricchezza.
AbstractThis article analyses Codex MM 667, a manuscript housed at the Biblioteca Civica Angelo Mai in Bergamo which has recently come to light thanks to the constant updates available on Manus Online. the database contains a partial copy of Pseudo Gentile Sermini’s Novelle which was copied in the 19th century by Pietro Nicolò Oliva del Turco from Giovanni de Varga’s transcription. though it is merely a transcribed copy, and thus irrelevant in terms of textual reconstruction, it nonetheless bears witness to the work methods adopted by one of the many bibliophiles who in the 19th century sought to draw attention to the novella as a genre. the notes contained in the manuscript and the exchange between Oliva del Turco and de Varga attest to a renewed interest not only in this particular genre but also in old language forms, such as Florentine and especially other vernaculars, which were examined both synchronically and diachronically to further appreciate their variety and complexity.