Giornale storico della letteratura italiana
Volume 202, Issue 678, 2025
-
-
Leopardi e la leggenda di Saffo
show More to view fulltext, buy and share links for:Leopardi e la leggenda di Saffo show Less to hide fulltext, buy and share links for: Leopardi e la leggenda di SaffoAbstractIl saggio, sulla base di una ricognizione della critica e di nuove acquisizioni, desidera indagare l’influsso del patrimonio aneddotico legato alla figura di Saffo nell’opera leopardiana. Si ragiona innanzitutto sulle più importanti fonti dalle quali Leopardi poteva avere notizia della vicenda della poetessa, mostrandone l’eterogeneità. Sono quindi presi in esame diversi testi leopardiani, tra cui La impazienza (1814) e il Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez (1824). Il saggio si sofferma soprattutto sull’Ultimo canto di Saffo (1822) e sulle pagine zibaldoniane ad esso legate. Oltre al motivo erotico e a quello mortuario, è preso in considerazione l’elemento della bruttezza di Saffo, analizzato alla luce di una lunga trafila letteraria che risale all’opera di Platone; ne risulta una profonda rimodulazione leopardiana dei dati desunti dalla leggenda della poetessa.
AbstractFollowing a careful scrutiny of critical sources and new analytical insights, this article explores the influence that various anecdotal references to the figure of Sappho had on Leopardi’s works. It focuses first of all on the most important sources which provided Leopardi information on the poet’s life, illustrating their heterogeneous nature. Some texts by Leopardi are then examined, including La impazienza [Impatience] (1814) and the Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez [Dialogue between Christopher Columbus and Pedro Gutierrez] (1824). The article pays particular attention to the Ultimo canto di Saffo [The Last Song of Sappho] (1822) and the pages dedicated to it in the Zibaldone. Together with the erotic and funerary themes that emerge from these works, the role of Sappho’s ugliness is taken into special consideration and analysed in relation to the extensive body of literary works on the same topic, some dating as far back as Plato. What emerges is a profound reworking by Leopardi of the data he collected on the poet.
-
-
-
«Perché non mi scrivi mai?». Eugenio Montale a Lea Quaretti
show More to view fulltext, buy and share links for:«Perché non mi scrivi mai?». Eugenio Montale a Lea Quaretti show Less to hide fulltext, buy and share links for: «Perché non mi scrivi mai?». Eugenio Montale a Lea QuarettiBy: Elena SantagataAbstractIl saggio propone l’edizione e un breve commento di alcune lettere di Eugenio Montale a Lea Quaretti, amica del poeta e moglie di Neri Pozza, nonché possibile figura dietro al “tu” anonimo della poesia Botta e risposta I, in Satura, e di un breve biglietto a Franca Trentin Baratto. Le lettere contengono numerosi riferimenti alle poesie della quarta raccolta montaliana e inediti particolari sul rapporto del poeta con le sue Muse.
AbstractThis article publishes and comments on a series of letters from Eugenio Montale to Lea Quaretti, as well as a brief note to Franca Trentin Baratto. The former, a friend of the poet’s and Neri Pozza’s wife, may indeed be the figure behind the anonymous tu [you] in the poem entitled “Botta e risposta I” in Satura. The letters contain numerous references to the poems in Montale’s fourth poetry collection and previously unpublished details concerning the relationship between Montale and his Muses.
-
-
-
Primo Levi tra la Germania e la Francia. Una nuova fonte archivistica del carteggio con Ferdinand Meyer
show More to view fulltext, buy and share links for:Primo Levi tra la Germania e la Francia. Una nuova fonte archivistica del carteggio con Ferdinand Meyer show Less to hide fulltext, buy and share links for: Primo Levi tra la Germania e la Francia. Una nuova fonte archivistica del carteggio con Ferdinand MeyerBy: Riccardo CurcurùAbstracttra Primo Levi e Ferdinand Meyer, suo ex capo di laboratorio alla Buna di Auschwitz-Monowitz. Attraverso la ricostruzione e l’analisi delle tappe di questa corrispondenza e della rete di relazioni epistolari che si innesca intorno ad essa, l’articolo dimostra per la prima volta che questa rete è più ampia di quanto si pensasse fino ad oggi e riferisce qual è la sede archivistica in cui è possibile consultare il carteggio completo.
AbstractThis article relates the discovery of a new archival resource containing letters exchanged between Primo Levi and Ferdinand Meyer, his former supervisor at the Buna laboratory at Auschwitz-Monowitz. Through a reconstruction and analysis not only of the various phases of their correspondence but also of a myriad of other letters connected to their exchange, this article reveals for the first time that such a network was far more extensive than previously imagined. The article also provides details on the archive where the complete correspondence is available for consultation.
-
- Varietà
-
-
-
Gli ‘Annali’ di Simone della Tosa: l’edizione Manni e l’originale finora sconosciuto
show More to view fulltext, buy and share links for:Gli ‘Annali’ di Simone della Tosa: l’edizione Manni e l’originale finora sconosciuto show Less to hide fulltext, buy and share links for: Gli ‘Annali’ di Simone della Tosa: l’edizione Manni e l’originale finora sconosciutoAuthors: Davide Cappi and Silvia CagniziAbstractIl contributo ripresenta all’attenzione una cronaca fiorentina del Trecento, gli Annali di Simone della Tosa: la recente scoperta di un manoscritto coevo all’autore, da considerarsi probabilmente l’originale, dimostra la natura interpolata dell’unica edizione esistente, e la necessità di una nuova edizione.
AbstractThis article calls for renewed attention to Simone della Tosa’s Annals, a 14th-century Tuscan chronicle. the recent discovery of a coeval manuscript, which may very well be the original, reveals the interpolated nature of the only existing edition and thus the need for a new critical edition.
-
-
-
-
Nuova testimonianza sulla rinascita del genere novella tra Sette e Ottocento. Su un nuovo codice delle Novelle dello Pseudo Gentile Sermini
show More to view fulltext, buy and share links for:Nuova testimonianza sulla rinascita del genere novella tra Sette e Ottocento. Su un nuovo codice delle Novelle dello Pseudo Gentile Sermini show Less to hide fulltext, buy and share links for: Nuova testimonianza sulla rinascita del genere novella tra Sette e Ottocento. Su un nuovo codice delle Novelle dello Pseudo Gentile SerminiBy: Monica MarchiAbstractIl saggio presenta l’analisi del codice MM 667 della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, emerso di recente grazie ai continui aggiornamenti di Manus Online, che conserva una copia parziale delle Novelle attribuite allo Pseudo Gentile Sermini esemplata nell’Ottocento da Pietro Nicolò Oliva del Turco su un esemplare di Giovanni de Varga. Dall’analisi del manoscritto è emerso che si tratta di un descritto, ininfluente per la ricostruzione testuale ma utile al fine di studiare il metodo di lavoro di uno dei numerosi bibliofili che nel XIX secolo diedero impulso al genere novellistico. Gli appunti contenuti nel codice e il dialogo istituito tra Oliva del Turco e de Varga vengono così a confermare non solo il rinnovato interesse per il genere ma anche per la lingua antica, sia per il fiorentino illustre ma anche e soprattutto per gli altri volgari, indagati in senso sincronico e diacronico per la loro varietà e ricchezza.
AbstractThis article analyses Codex MM 667, a manuscript housed at the Biblioteca Civica Angelo Mai in Bergamo which has recently come to light thanks to the constant updates available on Manus Online. the database contains a partial copy of Pseudo Gentile Sermini’s Novelle which was copied in the 19th century by Pietro Nicolò Oliva del Turco from Giovanni de Varga’s transcription. though it is merely a transcribed copy, and thus irrelevant in terms of textual reconstruction, it nonetheless bears witness to the work methods adopted by one of the many bibliophiles who in the 19th century sought to draw attention to the novella as a genre. the notes contained in the manuscript and the exchange between Oliva del Turco and de Varga attest to a renewed interest not only in this particular genre but also in old language forms, such as Florentine and especially other vernaculars, which were examined both synchronically and diachronically to further appreciate their variety and complexity.
-
- Note e discussioni
-
-
-
Sugli autografi nieviani. Notizie dai fondi “Nievo-Ciceri” di Udine e “Marcella Gorra” di Venezia
show More to view fulltext, buy and share links for:Sugli autografi nieviani. Notizie dai fondi “Nievo-Ciceri” di Udine e “Marcella Gorra” di Venezia show Less to hide fulltext, buy and share links for: Sugli autografi nieviani. Notizie dai fondi “Nievo-Ciceri” di Udine e “Marcella Gorra” di VeneziaBy: Sara Cerneaz
-
-
-
-
Bollettino Bibliografico
show More to view fulltext, buy and share links for:Bollettino Bibliografico show Less to hide fulltext, buy and share links for: Bollettino BibliograficoAbstractDeborah Blocker, Le Principe de plaisir: esthétiques, savoirs et politiques dans la Florence des Médicis (XVIe-XVIe siècles) (Jean-Louis Fournel), p. 297. – Niccolò Tommaseo, Per le famiglie e per le scuole. Canzoni, a cura di Francesca Malagnini e Anna Rinaldin (Donatella Martinelli), p. 301. – Sergio Solmi e la Francia. Atti delle Giornate di studio. Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno. Morgex, Tour de l’Archet, 31 marzo 2018 e 30 marzo 2019, a cura di Rosanna Gorris Camos e Giulia Radin (Federica Barboni), p. 304. – Giorgio Caproni-Luigi, «Il “nostro” discorso per iscritto». Carteggio 1974-1989, a cura di Alessandro Ferraro (Stefano Carrai), p. 307.
-
-
-
Annunzi
show More to view fulltext, buy and share links for:Annunzi show Less to hide fulltext, buy and share links for: AnnunziAbstracta cura di, Maria Luisa Doglio, Roberto Galbiati, Luisella Giachino, Enrico Mattioda
Si parla di: Petrarca. – PONTANO. – «Moderni e antichi». – L. FERRAROTTI. – E. REFINI. – C. DE’ DOTTORI. – Arcadia. – A. BOITO. – A. BATTISTINI.
-
Volumes & issues
Most Read This Month