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1882

Ugo di San Vittore, Sull’inanità delle cose mondane e Dialogo sulla creazione del mondo

Introduzione, traduzione e note

Abstract

Il e il sono due opere fortemente legate l’una all’altra: in un primo momento unite e poi separate, testimoniano il gusto ugoniano per la pratica della riscrittura, segno di un pensiero in continuo movimento, che progredisce e si evolve tornando su sé stesso. Il si presenta come un dialogo tra due personaggi, e , volto a dimostrare come chi ripone tutte le proprie aspettative e speranze nel mondo, senza guardare a quello che è il vero bene e fine ultimo di ogni esistenza, Dio, sia destinato a vivere un’esistenza di frustrazione e infelicità. Il , che invece vede come protagonisti un e un , dopo un dettagliato racconto della creazione del mondo si concentra sulla trattazione della natura dell’uomo, del peccato, della redenzione e dei sacramenti. Questa è la prima traduzione del testo criticamente curato da Cédric Giraud (, 269).

References

/content/books/10.1484/M.CCT-EB.5.150391
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