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Giuseppe Scattolin (1942–), Italian orientalist and scholar of Sufism, sought to establish a new religious philosophy to help people living in the present era to overcome the negative ramifications of globalization. His religious philosophy is notably based on several elements, perhaps the most prominent of which is the link between Sufism and religious dialogue. Despite being of Italian origin and language, He tried his hand at Arabic in the first publication of his research work and books, without having previously published them in any European language. The present study, therefore, raises questions about his new philosophy and its concepts and methodologies. It tries to illustrate how Scattolin re-proposed the concepts of Sufism and religious dialogue in such a scholarly manner that formed his religious philosophy, while investigating whether his treatment was consistent with the nature and content of the concept of Sufism, or it was imposing and incongruent such that the concept itself does not tolerate. Noticing that, in twenty–five years of research, he published numerous and varied Arabic articles and books on Islamic Sufism, not translated from any European language, the researcher examined how these writings were received by Arab and Muslim readers, intellectuals, and specialists, and how far the writings affected contemporary Arab and Islamic thought. The main research question here is whether his writings attempted to establish a new religious philosophy, and, if so, what characterized this philosophy.
AbstractGiuseppe Scattolin (1942–), orientalista italiano e studioso di sufismo, ha cercato di stabilire una nuova filosofia religiosa per aiutare le persone di oggigiorno a superare le ramificazioni negative della globalizzazione. La sua filosofia religiosa si basa specificamente su diversi elementi, il più importante dei quali è forse il legame tra il sufismo e il dialogo religioso. Pur essendo di origine e lingua italiana, nella stesura della sua nuova filosofia religiosa si è cimentato con l’arabo nella prima pubblicazione dei suoi lavori di ricerca e dei suoi libri, senza averli pubblicati in precedenza in nessuna lingua europea. Il presente studio, pertanto, si interroga sulla sua nuova filosofia e sui suoi concetti e metodologie. Cerca di illustrare come Scattolin abbia riproposto i concetti di sufismo e dialogo religioso in modo così erudito da formare la sua filosofia religiosa, indagando al contempo se la sua trattazione fosse coerente con la natura e il contenuto del concetto di sufismo, oppure se fosse imponente e incongruente, tanto da non tollerare il concetto stesso. Notando che, in venticinque anni di ricerca, ha pubblicato numerosi e vari articoli e libri in arabo sul sufismo islamico, non tradotti in nessuna lingua europea, il ricercatore ha esaminato come questi scritti sono stati accolti dai lettori, dagli intellettuali e dagli specialisti arabi e musulmani e fino a che punto gli scritti hanno influenzato il pensiero arabo e islamico contemporaneo. La domanda principale della ricerca è se i suoi scritti abbiano tentato di stabilire una nuova filosofia religiosa e, in caso affermativo, quali siano le caratteristiche di questa filosofia.