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Since the XIX century, in Northern India, Baptist missionaries developed the idea of translating the Bible into the sacred language of India. The missionaries looked at Sanskrit as a noble and high-ranking tongue, whose primacy over the Indian dialects would have been a fruitful ally for their mission, but other scholars shared their same design. The authors analysed in the following study are six and divided into missionaries and independent authors, whose translation strategy and features are examined. This particular kind of Sanskrit has been defined in the pioneering work of Richard Fox Young as Church Sanskrit, whose project developed into an analysis of the XIX century Hindu-Christian controversy, Resistant Hinduism (1981). To Christopher Dodson and Michael Bayly, though, we owe the identification of the westernization trend direct to the introduction of European sciences and religion in India called Constructive Orientalism. In order to define the method adopted by the authors in their translations, Eugene Nida’s work has been taken into due consideration.
AbstractIn India del Nord, a partire dal XIX secolo, da parte di missionari Battisti matura l’idea di tradurre le Sacre Scritture in sanscrito, una lingua alta e da considerarsi panindiana, idea, questa, condivisa anche da altri studiosi di sanscrito. Gli autori coinvolti e analizzati nel presente articolo sono sei, riconducibili a due schiere: quella dei missionari e quella di autori indipendenti, di cui verranno prese in considerazioni le strategie traduttive e le opere da loro composte. Ad essersi occupati di questa forma di sanscrito, definita ecclesiastico, sono stati, in primis, Richard Fox Young e Anand Amaldass, ma a Christopher Dodson e Michael Bayly si deve l’identificazione del movimento di occidentalizzazione della cultura indiana col nome di Orientalismo costruttivo. Al fine di spiegare le tipologie di traduzione e le strategie traduttive attribuite ai vari autori, è sembrato opportuno servirsi delle considerazioni di Eugene Nida, che divide le traduzioni principalmente in letterale e dinamica, pur ammettendo fra esse vari gradi di sfumature.