oa Filologia e informatica: le origini della filologia computazionale

The processing of textual data with the aid of computational tools is presented by Antonio Zampolli in a non-published paper of 1969: here the guidelines for the use of the computer in textual studies are already designed. The dissemination of these ideas contributed particularly to the establishment of the most relevant lexicographical projects. In this paper, it is possible to find the origins of a methodological system for information encoding, now corresponding to the ≪markup≫ and being the basis of the Text Encoding Initiative (TEI), in order to reach an international standardisation for text processing. From the original paper, only the sections more specific to the relationships between computer science and philological disciplines have been chosen; when necessary, the editor added some comments in the footnotes.

L’elaborazione dei dati testuali mediante l’uso di sistemi informatici viene qui presentata in un articolo non pubblicato e risalente al 1969. In esso Antonio Zampolli traccia le linee di una metodologia di spoglio testuale che ha avuto in seguito una grande diffusione soprattutto per la preparazione di grandi iniziative lessicografiche. Si trovano qui anche le motivazioni e le origini di una metodologia di codificazione delle informazioni che successivamente venne definita col termine di ≪markup≫ e che, al fine di raggiungere una indispensabile standardizzazione a livello internazionale, e alla base della Text Encoding Initiative (TEI). Dell’articolo originale sono state estratte solo le parti piu strettamente connesse al tema dei rapporti fra informatica e scienze filologiche, con l'aggiunta di alcune note esplicative da parte del curatore.