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Il crocifisso ligneo di Nicodemo è conservato nella chiesa di San Francesco a Oristano e rappresenta un’interpretazione del crocifisso gotico doloroso, diffuso ampiamente in area mitteleuropea e strettamente legato alla spiritualità francescana. Quest’opera d’arte ha richiamato l’interesse di molti studiosi, ma non ha ancora trovato una precisa collocazione in sede critica, sia per la datazione sia per la sua provenienza. Alcuni storici dell’arte lo ritengono un’elaborazione renana derivante dal crocifisso di S. Maria in Campidoglio a Colonia (1304), passato per il tramite franco-iberico del Cristo di Perpignano (1307). Altri studiosi propongono una datazione più vicina al’400, supportati dal fatto che la sua iconografia diventa un prototipo nella pittura sarda solo nel’500, ma la vicinanza stilistica al Cristo conservato nella chiesa di Santa Maria Novella di Firenze e le recenti valutazioni storiche hanno sollevato nuovi interrogativi. Nella relazione si ripercorre la storia degli studi e si propone una nuova lettura critica, vagliando il legame con la committenza francescana.