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In questo saggio si analizza un affresco monumentale conservato nell’antica sala capitolare dei frati minori di Santa Chiara a Napoli, un convento doppio, maschile e femminile, fondato per volontà di Sancia di Maiorca e Roberto d’Angiò, sovrani del Regnum Siciliae et Jerusalem, nel primo quarto del Trecento. L’affresco mette in scena una sacra rappresentazione, nella quale i due sovrani sono raffigurati inginocchiati ai piedi di un Cristo in trono affiancato dalla Vergine, da San Giovanni e da quattro santi francescani, tra i quali anche Ludovico di Tolosa, fratello del re di Napoli. Accanto ai due sovrani appaiono altre due figure appartenenti probabilmente alla medesima dinastia angioina, di problematica identificazione. Si propone qui una nuova ipotesi interpretativa sia sui due ancora discussi personaggi, sia sulle circostanze nelle quali l’affresco fu realizzato, sia sull’iconografia della figura di San Francesco.