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1882
Volume 3, Issue 1
  • ISSN: 1846-8551
  • E-ISSN: 2507-041X

Abstract

Abstract

Da un’indagine sulle iconografie ricorrenti presso le chiese francescane in Terra d’Otranto emerge la presenza quasi costante sugli altari del soggetto del o In Salento il successo di un’iconografia che partendo dall’esempio “alto” di Federico Barocci guarda soprattutto al modello didascalico dei testi illustrati dedicati alla vita del Poverello di Assisi che in età di Controriforma sono diffusi dall’Ordine francescano, è documentato dai numerosissimi dipinti con questo soggetto presenti nelle chiese francescane, come quelle della Serafica Riforma Pugliese o dei Cappuccini. Gli autori di queste opere, spesso oggetto di pesanti ridipinture, sono il più delle volte frati pittori, come Fra Francesco da Martina, Fra Giacomo da San Vito o Frate Angelo da Copertino. Particolarmente nel Seicento, il domina nelle chiese francescane di Terra d’Otranto: in questo territorio di confine con il mare, più isola che penisola, nelle chiese francescane si afferma con perentorietà quello che è un tema di riconciliazione. È una proposta salvifica di perdono universale che i francescani, vicini alla gente più umile, portano in una terra in cui in età post-tridentina è ancora prevalente la chiesa di rito greco, ed è forte la condanna ufficiale dei vescovi.

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2010-01-01
2025-12-05

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  • Article Type: Research Article
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