-
oa Intersoggettività e interpersonalità. Il significato del simbolismo spaziale secondo santa Teresa d’Avila
- Brepols
- Publication: Teresianum, Volume 66, Issue 1-2, Jan 2015, p. 371 - 389
Abstract
Teresa d’Avila paragona la persona umana e in particolare la sua anima a un castello per mostrare che la relazione tra Dio Trinità e l’uomo presuppone l’interiorità. La relazione non accade semplicemente tra due persone (come per Buber), ma implica un’immanenza reciproca. L’articolo cerca di valutare il linguaggio spaziale per parlare dell’anima e propone di interpretare la spazialità come coinvolgimento della persona in ciò che vive e fa, cosicché penetrare nel castello significa essere impegnato nel proprio agire. In questa prospettiva, il cammino verso il centro del castello indica che tutte le dimensioni e tutta la vita della persona umana sono messe in gioco nella relazione con Dio.
AbstractTeresa of Avila compares the human person and in particular the human soul with a castle in order to show that the relationship between the triune God and the human person presupposes interiority. The relationship doesn’t just happen between two persons (as for Buber), but implies reciprocal immanence. The article attempts to evaluate the use of spatial language in speaking of the soul and proposes to interpret spatiality as a way of expressing the person’s involvement in life and activity. Penetrating into the castle would thus signify being involved in one’s actions. In this perspective, making one’s way to the centre of the castle implies all dimensions and the entire life of the person, engaged in the relationship with God.