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f Tipologia di donne nelle Vitae Patrum di san Girolamo
- Brepols
- Publication: Teresianum, Volume 71, Issue 1, Jan 2020, p. 99 - 120
Abstract
Nell’antica letteratura monastica la presenza di figure femminili è molto parca e selezionata. In sé, la presenza della donna va esorcizzata, a meno che non si tratti di peccatrici da convertire o di donne devote che chiedono preghiere, grazie o miracoli. Luogo comune è la figura della sorella dell’asceta, secondo il modello della Vita S. Antonii di sant’Atanasio di Alessandria. San Girolamo, per la Vita S. Pauli Primi, segue inizialmente questo canone classico, ma poi per la Vita S. Hilarionis e ancor più per la Vita S. Malchi supera il genere dominante e osa la novità, piuttosto autobiografica.
AbstractIn historical monastic literature, there are few feminine figures, and the presence of women is sparse. Aside from the cases of women considered as sinners in need of conversion or pious women in search of grace and miracles, the female presence is largely seen as something to be exorcised. In keeping with Athanasius’ Vita S. Antonii, the most common female figure in monastic literature is that of the sister of the ascetic. Jerome in Vita S. Pauli Monachi Thebaei is faithful to this classic canon, but later in his Vita S. Hilarionis and also in Vita S. Malchi monachi captivi he surpasses the dominant genre and dares novelty, rather autobiographically.