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Dissimulation represents a key concept in the realm of gnostic thought where it takes on essentially soteriological significance. First of all, it is through deceit and dissimulation of his own identity that the Saviour is able to insinuate himself into the heart of the material world and overcome all the barriers and control mechanisms of the archons to carry out his mission among men, depositaries of a luminous particle of Divine origin but prisoners held subservient to evil powers intrinsically foreign to them. Dissimulation in concrete terms also regards the public life of a gnostic. Thanks to the gift of gnosis, he is conscious of being destined for salvation by virtue of the spark of light which he carries, so for him imperial authorities and the principles of this world are only a pale reflection of an inherently evil demiurgic sovereign. Therefore, in contrast with Christians of the Great Church, he grants them no authority and deems it unnecessary to manifest his personal convictions and faith before them. Consequently, he might even dissimulate his own identity in case of persecution and consent to sacrifice to the genius of the emperor, convinced as he is that such behaviour makes no difference to his life and that he is imitating the behaviour of the Saviour in this world.
AbstractLa dissimulazione si presenta come un concetto chiave nell’ambito del pensiero gnostico, dove si carica di una valenza essenzialmente soteriologica. Innanzitutto, è attraverso l’inganno e la dissimulazione della propria identità che il Salvatore riesce ad insinuarsi nel cuore del mondo della materia, superando tutte le barriere e i dispositivi di controllo attivati dagli arconti, per svolgere la sua missione tra gli umani, depositari di una particella luminosa di origine divina, ma tenuti prigionieri e asserviti a potenze malvagie e a loro intrinsecamente estranee. Ma la dissimulazione riguarda concretamente anche la vita pubblica dello gnostico. Per lui, che è cosciente, grazie al dono della gnosi, di essere destinato alla salvezza in virtù della scintilla luminosa di cui è portatore, le autorità imperiali, i principi di questo mondo, sono solo il pallido riflesso di una sovranità demiurgica intrinsecamente malvagia; per questo egli, diversamente dai cristiani della Grande chiesa, non riconosce loro alcuna autorità e non si sente in dovere di testimoniare davanti a loro le proprie convinzioni e la propria fede. Di conseguenza, in caso di persecuzione egli può arrivare anche a dissimulare la propria identità e ad accettare di sacrificare al genio dell’imperatore, convinto com’è che quell’atto sia per lui del tutto indifferente e che in questo modo egli imiti il comportamento del Salvatore.