IKON
Volume 3, Issue 1, 2010
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Franciscans and Medieval Serbia: Evidence of Art
show More to view fulltext, buy and share links for:Franciscans and Medieval Serbia: Evidence of Art show Less to hide fulltext, buy and share links for: Franciscans and Medieval Serbia: Evidence of ArtAbstractSporadic presence of the Franciscans in medieval Serbia was due to the latter’s strict Orthodox Orientation. However, during the 13th C. their activity has been significant as their main benefactor was the Serbian queen Helen, herself of the Western origin. The sources provide various data on her restoring Roman Catholic monasteries in the Littoral, and she built her own foundation, the monastery Gradac, in Gothic style. The friars assisted royalty to combat heretics. In the 14th C. contacts would lessen although the chief architect of Dečani was Vita, the Franciscan friar again. In the 15th C. with the Ottoman advance, the religious strife between the Orthodox Christians on one side and the Roman Catholic Christians on the other unfortunately became more serious which may have resulted in extreme visual propaganda as argued by an enigmatic fresco in the monastery Jošanica. On the other hand, there were other, more interesting examples with mixed Eastern and Western elements as in the Virgin’s church in Mržep (Gulf of Kotor).
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The Fresco Cycle of the Holy Virgin in the Franciscan Church of Keszthely
show More to view fulltext, buy and share links for:The Fresco Cycle of the Holy Virgin in the Franciscan Church of Keszthely show Less to hide fulltext, buy and share links for: The Fresco Cycle of the Holy Virgin in the Franciscan Church of KeszthelyAbstractThe Franciscan church of Keszthely in Western Hungary preserves a fresco circle from the end of the 14th century. In the much damaged uppermost row the life of the Holy Virgin was represented. This paper intends to clarify the iconography of the single scenes with the help of analogues. The composition of the Birth of the Virgin and the Presentation of the Virgin in the Temple are very close to the paintings of the Sienese masters. The prototype of them is probably the lost Lorenzetti cycle on the façade of the Spedale di Santa Maria in Siena, however, the cycle at Keszthely seems to be more elaborated. That is the significance of the frescos in this Hungarian town: it is the only known follower of this Sienese Lorenzetti tradition outside of Italy, but should be registered among the longest Mariological cycles in trecento fresco painting.
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Meeting the Ultimate Friend: Visions and Auditions in the Images of Dying St Francis and St Elisabeth
show More to view fulltext, buy and share links for:Meeting the Ultimate Friend: Visions and Auditions in the Images of Dying St Francis and St Elisabeth show Less to hide fulltext, buy and share links for: Meeting the Ultimate Friend: Visions and Auditions in the Images of Dying St Francis and St ElisabethBy: Ivan GerátAbstractThe lively contact of St Elisabeth and St Francis with the supernatural world was mostly expressed by depicting visions and auditions. These include the soaring soul leaving the saintly body of Francis, as well as miracles associated with his death by the narrative logic of the cycles. The innovative painting in Košice was the first representation of the auditions, mentioned in the reports about the dying of Saint Elizabeth more than 240 years ago, but based on newer visual sources.
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La penitenza di Maddalena: genesi di un’iconografia francescana
show More to view fulltext, buy and share links for:La penitenza di Maddalena: genesi di un’iconografia francescana show Less to hide fulltext, buy and share links for: La penitenza di Maddalena: genesi di un’iconografia francescanaBy: Yvonne zu DohnaAbstractLa Maddalena è la figura originaria della penitenza, ancora più di San Gerolamo o di San Francesco. Questa presentazione vuole illustrare la nascita iconografica di questa figura dal tardo Medioevo in poi. In particolare cercheremo di chiarire quando, come, e perchè inizi la raffigurazione della Maddalena penitente nell’arte. Per la figura di Maddalena bisogna probabilmente risalire al Duecento, tempo in cui i Francescani introdussero per primi una iconografia della penitenza. Questo sviluppo è strettamente collegato con la nuova definizione della penitenza, con la vita degli eremiti, e il nuovo ruolo - anche nella sfera spirituale - della donna in quel periodo. Nella raffigurazione di Maria Maddalena da parte dei vari artisti, infine, si coglie questa ambivalenza tra individualità e visione della società.
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Francis of Assisi in the World of Cranach
show More to view fulltext, buy and share links for:Francis of Assisi in the World of Cranach show Less to hide fulltext, buy and share links for: Francis of Assisi in the World of CranachAbstractThe German Reformation is popularly romanticized as being set in motion by one Herculean figure, who dared to go face to face with the monolithic power and theology of the Roman Catholic Church. It is also thought that the Reformation was in essence iconoclastic, leaving in its wake churches totally cleansed of devotional statues and images. The reality, of course, is quite different. The pre- Reformation and Reformation periods were social, political and theological complexities, which we are still only learning to decipher. This paper will evaluate two images of St Francis of Assisi: one is a painting done in 1502 by Lucas Cranach the Elder and the other a woodcut done c. 1550. Not only is there a radical rupture in the use of images of the saint in these periods, but there is an even more radical continuity. The reversal of image and prototype, which takes place between Francis and Christ and which merits the condemnation of Luther, is the same reversal which eventually characterizes the images of Luther himself.
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Aspetti dell’iconografia francescana nel Salento
show More to view fulltext, buy and share links for:Aspetti dell’iconografia francescana nel Salento show Less to hide fulltext, buy and share links for: Aspetti dell’iconografia francescana nel SalentoAbstractDa un’indagine sulle iconografie ricorrenti presso le chiese francescane in Terra d’Otranto emerge la presenza quasi costante sugli altari del soggetto del Perdono di Assisi o Indulgenza della Porziuncola. In Salento il successo di un’iconografia che partendo dall’esempio “alto” di Federico Barocci guarda soprattutto al modello didascalico dei testi illustrati dedicati alla vita del Poverello di Assisi che in età di Controriforma sono diffusi dall’Ordine francescano, è documentato dai numerosissimi dipinti con questo soggetto presenti nelle chiese francescane, come quelle della Serafica Riforma Pugliese o dei Cappuccini. Gli autori di queste opere, spesso oggetto di pesanti ridipinture, sono il più delle volte frati pittori, come Fra Francesco da Martina, Fra Giacomo da San Vito o Frate Angelo da Copertino. Particolarmente nel Seicento, il Perdono d’Assisi domina nelle chiese francescane di Terra d’Otranto: in questo territorio di confine con il mare, più isola che penisola, nelle chiese francescane si afferma con perentorietà quello che è un tema di riconciliazione. È una proposta salvifica di perdono universale che i francescani, vicini alla gente più umile, portano in una terra in cui in età post-tridentina è ancora prevalente la chiesa di rito greco, ed è forte la condanna ufficiale dei vescovi.
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L’iconografia della Madonna nel polittico di Girolamo da Santa Croce nella chiesa francescana sull’isola di Košljun
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Il quadro di Gian Antonio Guardi Ritorno della Sacra Famiglia dal Tempio con Sant’ Antonio di Padova e l’iconografia post tridentina «in Bosnia othomana»
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Contributo alla ricerca delle pale d’altare di Baldassare D’Anna nei conventi francescani della Dalmazia, Quarnaro e Bosnia
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L’origine e gli influssi del vocabolario artistico nella Provincia francescana dei Santi Cirillo e Metodio in Croazia
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I quadri e le sculture del XVII e del XVIII nelle chiese e nei conventi dell’attuale provincia francescana della Croazia continentale, rappresentano un segmento particolarmente valido dell’arte e del patrimonio artistico croato e mitteleuropeo. Il valore artistico e le radici stilistiche di tali opere sono diversi, ma esse caratterizzano in modo significativo la pittura e la scultura barocca della Croazia settentrionale e della Slavonia. Queste opere portano in sé elementi di tre ambiti artistici diversi. Nella provincia croato-carniola è riconoscibile l’influsso dell’arte veneziana ed in parte di quella stiriana; in quella di San Ladislao l’influsso dell’arte stiriana, tirolese e addirittura bavarese mentre in Slovenia si riconoscono i tratti della pittura e della scultura di Vienna che, attraverso Budim e Pečuh, erano giunte pure fino alla Provincia di San Giovanni Capistrano. Nonostante in epoca barocca fossero state poste forti basi dell’immagine artistica delle chiese e dei conventi francescani nella Croazia continentale, nel XIX secolo si giunge a mutamenti sul principio di una logica eclettica dal panorama della creatività artistica mitteleuropea di allora. Appena nel XX secolo gli artisti lasciano una traccia più profonda del loro talento e della loro istruzione.
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Idee sull’osservanza francescana nella pittura murale nella Chiesa dei Santi Francesco e Bernardino a Vilnius all’inizio del XVI secolo
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The Expression of the Way of the Cross in the Former Churchyard of the Bernardine Ensemble in Tytuvėnai
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La scena della stimmatizzazione di San Francesco d’Assisi nel programma dell’iconografia degli altari nelle chiese dei riformati in Polonia nei secoli XVII-XIX
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Alcuni esempi d’arte e d’architettura francescana in Messico
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“Chi ha toccato i miei vestiti?” La guarigione della donna con l’emorragia fra testo, immagine e tabù nella cultura visiva del primo medioevo*
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Saint Francis Rediscovered and Reinterpreted: a Collection of Essays
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Back Matter (“Treći međunarodni znanstveni skup ikonografskih studija / Third International Conference of Iconographic Studies / Terzo convegno internazionale degli studi iconografici”)
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